Tematica Piante

Nigella sativa L.

Nigella sativa L.

foto 620
Foto: Orchi
(Da: it.wikipedia.org)

Phylum: Tracheophyta Sinnott, 1935 ex Cavalier-Smith (1998)

Classe: Magnoliopsida Brongn. (1843)

Ordine: Ranunculales Juss. ex Bercht. & Presl J. (1820)

Famiglia: Ranunculaceae Juss., 1789

Genere: Nigella L., 1753

Descrizione

La nigella era conosciuta ed apprezzata già dagli antichi egizi: sono stati ritrovati i suoi semi in diversi siti archeologici dell'Egitto (nella tomba del faraone Tutankhamon, per esempio, erano presenti delle anfore colme di olio di nigella). Sebbene il suo esatto ruolo nella cultura egiziana sia a noi sconosciuto, questi ritrovamenti ci dicono che i semi e l'olio della pianta sono stati attentamente selezionati per accompagnare il faraone dopo la vita e, quindi, dovevano avere un ruolo rilevante nella società. La prima scritta riferimento alla N. SATIVA si trova nel libro di Isaia nel Vecchio Testamento. Isaia contrasta la coltivazione di Nigella e Cumino (tipiche coltivazioni egiziane), esaltando al suo posto la coltivazione del grano. (Isaia 28: 25, 27). In epoca medievale, le proprietà della nigella furono studiate da ricercatori arabo-islamici, particolarmente dallo scienziato al-Biruni e dal filosofo e fisiologo Avicenna (Ibn Sina); il quale, nel suo "Canone della Medicina", sostiene che i semi del grano nero abbiano la proprietà di stimolare l'energia corporea e che siano ricostituenti naturali. Cresce di 20-30 centimetri di altezza. Ha foglie ramificate e lineari (ma non filiformi). I fiori sono delicati, e di solito di colore bianco e blu pallido, con 5-10 petali. I frutti sono capsule grande e gonfie composte di 3-7 unità follicoli, ciascuna contenente numerosi semi.

Diffusione

Originaria del sud-ovest asiatico.


12091 Data: 04/11/2002
Emissione: Fiori
Stato: Maldives
Nota: Cultivar Persian Jewel